SUL MARMO...

E' un pregiato materiale da sempre impiegato in arredamento, architettura e arte.
Pochi sanno però quanto lunga e faticosa sia stata, nel tempo, la sua lavorazione.

Primo, occorreva cavarlo, mansione resa rischiosa dall'utilizzo di potente esplosivo per estrarre la pietra dalle montagne.
Solo agli inizi del XX secolo la dinamite venne sostituita dal più sicuro "filo elicoidale", attrezzo subito adottato nelle grandi cave, ma per decenni quasi sconosciuto ai piccoli cavatori artigianali i quali continuarono ad avvalersi degli usuali (pericolosi) metodi.

Gli squadratori provvedevano poi, con ghiaia e martello, a riquadrare i blocchi, pronti a questo punto per essere spediti a destinazione con i mezzi di cui si disponeva allora, ovvero carri trainati da buoi o cavalli.

Attualmente si utilizza il "filo diamantato" per segare facilmente e a grande velocità intere sezioni di monte, nonché appositi mezzi meccanici per caricarle sui camion.
Anche il taglio e la lucidatura, un tempo operazioni manuali, sono ora eseguite da speciali macchine spesso a controllo numerico.

Tutti processi completamente automatizzati quindi, tranne quello dell'artigiano che ancora richiede precisione, impegno e soprattutto creatività.